lunedì 12 marzo 2018
Progetti "compagni di strada"
UNO PER TUTTI – L’edificio
e la permeabilità del suo involucro
ShanghaiTech University
Dati generali:
-architetti: Tabanlioglu Architects
-luogo: Tripoli, Libia
-data: 2010
Concept: L’edificio
si trova vicino ad uno zoo ed ai boschi della periferia, in un’area che verrà
trasfromata in una Congress Valley.
Il blocco metallico semi-trasparente che lo circonda si apre con un grande
portico verso il paesaggio circostante. Le semi trasparenze dell’involucro, che
sembrano voler imitare gli alberi circostanti, creano un’estensione del
paesaggio che sembra entrare dentro l’edificio stesso. Al di sotto di questa
grande copertura vi sono diversi ambienti di forme e con funzioni differenti. L’elemento
centrale è la sala principale delle conferenze ed ha un impianto circolare. Al piano
successivo vi sono altre due sale conferenze minori, un ristorante e degli uffici.
Quel che colpisce particolarmente di questo edificio è la sua simbiosi con il
paesaggio circostante e la sua permeabilità, sia visiva che fisica. Non si ha
mai la sensazione di stare in uno spazio chiuso e ristretto, le sue enormi
aperture verso l’esterno e le trasparenze permettono di essere sempre in
contatto con la natura, ma allo stesso tempo di stare in uno spazio “chiuso” e
coperto.
Mixitè:
-living: NO
-creating:
SI
-exchange:
SI
-infrastructuring:
SI
-rebuilding
nature: SI
CITTA’ IDEALE
Tripoli congress centre
Dati generali:
-architetti: Moore Ruble Yudell
-luogo: Shanghai, China
-data: 2015
Concept: L’edificio,
situato nei pressi dell’aereoporto di Shanghai e il Zhang Jiang Science and
Technology Park, è il simbolo della crescita nel campo dell’high-tech
dell’area e allo stesso tempo crea un’innovativo e confortevole area per lo
studio e la ricerca. Caratteristica particolare del progetto è l’utilizzo di
materiali, textures e colori che differenziano ed allo stesso modo unificano
strutture di varie scale, stili ed usi. La presenza di così tanti edifici con
funzioni d’uso diverse tra di loro che coesistono e che hanno un filo logico
che li lega, la ricerca e l’high-tech, è il punto forte del progetto.
Mixitè:
-living: SI
-creating:
SI
-exchange:
SI
-infrastructuring:
SI
-rebuilding
nature: SI
dal suo interno.
giovedì 8 marzo 2018
Progetti in "Architettura e Modernità"
Il padiglione di Barcellona - Mie Van Der Rohe
"Sono movimenti artistici che per la prima volta hanno al primo posto l'architettura. Presentano molti aspetti dogmatici, hanno impostazioni ed ispirazioni diverse, ma a partire dal ceppo di queste ricerche si costruiscono due opere cruciali. Nel 1928 i Magazzini Schocken a Stoccarda e nel 1929 il Padiglione tedesco a Barcellona (FIGG. 59-61 e 64-65)." p.23
Johnson wax headquarters - Frank Llyod Wright
Cappella Notre-Dame du Haut - Le Corbusier
"... in cima ad una collina sorge un muro sagomato da una parte in maniera rettilinea e dall’altra curvilinea. Delimita una cappella in cui la luce penetra da profonde e asimmetriche incisioni che fanno tesoro delle ricerche che accompagnano la pittura dell’espressionismo informale di Hartung, Vedova, Fautrier..."
(dal Cap. 15. La Liberazione della forma)
"Sono movimenti artistici che per la prima volta hanno al primo posto l'architettura. Presentano molti aspetti dogmatici, hanno impostazioni ed ispirazioni diverse, ma a partire dal ceppo di queste ricerche si costruiscono due opere cruciali. Nel 1928 i Magazzini Schocken a Stoccarda e nel 1929 il Padiglione tedesco a Barcellona (FIGG. 59-61 e 64-65)." p.23
Johnson wax headquarters - Frank Llyod Wright
"... nell’immaginario di Wright un edificio per uffici è anche diventato una comunità vivente, pulsante, in evoluzione dinamica verso l’intorno."
(dal paragrafo 11.8 "Keep Piling")
"... in cima ad una collina sorge un muro sagomato da una parte in maniera rettilinea e dall’altra curvilinea. Delimita una cappella in cui la luce penetra da profonde e asimmetriche incisioni che fanno tesoro delle ricerche che accompagnano la pittura dell’espressionismo informale di Hartung, Vedova, Fautrier..."
(dal Cap. 15. La Liberazione della forma)
OPERE D'ARTE
René Magritte - Le paysage en feu (1928)
L’opera può
suggerire una duplice interpretazione, genera dubbi negli spettatori, questo
perché la realtà è soggettiva.
Jannis Kounellis - Stazione Dante, metro di Napoli, Senza titolo (2001)
DISTRUZIONE
La parte verde, ovvero un paesaggio boschivo, simboleggia la
natura, quindi la vita.
La parte rossa, sono fiamme che lambiscono la natura, e
sembrano corroderla, lasciando alle proprie spalle l’oscurità.
Sembra che le fiamme pian piano si restringano sempre di
più, fino a bruciare tutto, e a lasciare un quadro completamente nero, in cui la
vita è sparita.
Probabilmente gli avvenimenti recenti della Prima Guerra
Mondiale, e le premesse per un nuovo conflitto mondiale hanno portato l’artista
ad avere una visione distruttiva del futuro.
RINASCITA
La stessa opera, guardata con occhi diversi, esprime un
significato completamente opposto, la rinascita.
L’attenzione ricade sulla natura, il centro del quadro. Le
fiamme bruciano uno sfondo nero e permettono di vedere quello che c’è oltre: un
paesaggio naturale. Il nero è associato a un qualcosa di negativo che viene
spazzato via dalle fiamme per lasciare il posto alla vita della natura.
Jannis Kounellis - Stazione Dante, metro di Napoli, Senza titolo (2001)
VIAGGIATORI
In
relazione al luogo in cui l’opera è stata installata, il messaggio dell’artista
impone fortemente il suo significato. Il tema dell’esistenza dell’uomo e la sua
vita viene espresso dal tema del viaggio.
Le lastre d’acciaio, evidenziate dal blu, tengono bloccate
scarpe, cappelli, soprabiti, evidenziati in rosso. Proprio a voler
simboleggiare il continuo fluire dei passeggieri e delle loro esistenze.
Mari Merz - Tavola a spirale (1982)
VITA
La tavola
a forma di spirale rappresenta la vita dove il punto di partenza è l’albero,
simbolo per eccellenza del ciclo della vita. La tavola, inoltre, è piena dei
suoi frutti, senza i quali, non ci sarebbe vita.
A cura di: Bobolinoiu Maria Bianca e D'Aiuto Carolina
lunedì 5 marzo 2018
I Miei Elaborati di Laboratorio III
Queste sono due dei vari elaborati dell'esame del Laboratorio di Progettazione Architettonica III, svolto l' 11 Luglio del 2017 con il professor M. Zammerini.
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